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1 (1568) Vita di Raffaello
n tanto amore, che è cosa mirabile a vedere le difficultà che egli in tale esercizio andava cercando. In questo mentre, aven
ogni cosa buona. Laonde fu poi creato Leon Decimo, il quale volle che tale opera si seguisse; e Raffaello ne salì con la vir
ipe sì grande, il quale per eredità di casa sua era molto inclinato a tale arte. Per il che Raffaello si mise in cuore di se
clinato a tale arte. Per il che Raffaello si mise in cuore di seguire tale opera, e nell’altra faccia fece la venuta d’Atila
on X e molti cortigiani: cosa leggiadrissima da vedere a proposito in tale opera, et utilissima a l’arte nostra, massimament
te onore, nel naso grazia e nella bocca virtù, senzaché l’abito suo è tale che [II. 78] mostra una semplicità et onestà infi
ampe d’Alberto Durero, volonteroso ancor egli di mostrare quel che in tale arte poteva, fece studiare Marco Antonio Bolognes
la furia de’ venti e l’onde del mare ebbono rispetto alla bellezza di tale opera; della quale divulgandosi poi la fama, proc
cchiate dinanzi al Papa pare che prieghino Sua Santità che faccia che tale incendio finisca. L’altra storia è del medesimo S
ndo ne l’opere in compagnia di Raffaello stavano uniti e di concordia tale che tutti i mali umori nel veder lui si amorzavan
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