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1 (1568) Vita di Raffaello
ò Raffaello. Onde Giovanni andatosene tutto lieto a Urbino e preso il putto , non senza molte lacrime della madre che tenerame
, dipinse un quadro, nel quale fece fra le gambe alla Nostra Donna un putto , al quale un San Giovannino tutto lieto porge un
Fece anco a Domenico Canigiani, in un quadro, la Nostra Donna con il putto Gesù che fa festa a un San Giovannino pòrtogli da
r fino a’ piedi è il colore dell’acqua; e così la accompagnano alcuni putti veramente bellissimi. In un altro tondo, vòlto ve
iso immortale, sta elevata con gl’occhi al cielo, accompagnandola due putti che sono vivaci e pronti, e che insieme con essa
a messa, è una Teologia con libri et altre cose attorno, co’ medesimi putti , non men bella che l’altre. E sopra l’altra fines
na Giustizia con le sue bilance e la spada inalberata, con i medesimi putti che a l’altre, di somma bellezza, per aver egli n
le Scritture sacre tutte le cose degli Evangeli, che sostengono que’ putti che gli hanno in mano volando per l’aria. Fece ne
di lei e dalla vivezza e bellezza del Figliuolo. Fecevi Raffaello un putto ritto in mezzo della tavola, sotto la Nostra Donn
ve n’ha una che a piè della storia da basso siede in terra tenendo un putto in collo, la quale sentendo il ragionamento che m
né meno passione si scorge in colui che lo piglia per cagione d’esso putto che per cagion del proprio timor della morte. Né
II. 81] altri che furono segnalati in quel tempo; e vicino al re è un putto ginocchioni che tiene la corona reale, che fu rit
icchî della volta sopra gl’archi, fra peduccio e peduccio, sono molti putti che scortano, bellissimi, i quali volando portano
innanzi col chiaro, il fare vive e belle le teste delle femmine, de’ putti , de’ giovani e de’ vecchi, e dar loro secondo il
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