o, il quale, secondo che gli veniva detto, teneva in quel tempo fra i
pittori
il primo luogo. Per che andato a Perugia, non vi
E la cagione che egli non continuò fu che, essendo in Siena da alcuni
pittori
con grandissime lodi celebrato il cartone che Lio
are in essa per alcun tempo; e così fatta amicizia con alcuni giovani
pittori
, fra’ quali furono Ridolfo Girlandaio, Aristotile
le, devota, e tenuta da quelle donne in gran venerazione e da tutti i
pittori
molto lodata. Né tacerò che si conobbe, poi che f
rentino, amico e familiare d’ogni persona virtuosa e massimamente dei
pittori
, tenuta da lui come reliquia per l’amore che egli
Vincenzio da San Gimignano e Polidoro da Caravaggio, con molti altri
pittori
che feciono storie e figure et altre cose che acc
e pari, e nel dar grazia alle figure e ne’ moti superò tutti gl’altri
pittori
, restò tutto stupefatto e maravigliato; et insomm
e mai questo onorato artefice, e particolarmente per utile degl’altri
pittori
, acciò si sappiano difendere da quelli impediment
re ne l’arte nostra uno effetto sì contrario alle complessioni di noi
pittori
; questo è che naturalmente gli artefici nostri, n
on andava mai a corte, che partendo di casa non avesse seco cinquanta
pittori
, tutti valenti e buoni che gli facevono compagnia