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1 (1568) Vita di Raffaello
o, il quale, secondo che gli veniva detto, teneva in quel tempo fra i pittori il primo luogo. Per che andato a Perugia, non vi
E la cagione che egli non continuò fu che, essendo in Siena da alcuni pittori con grandissime lodi celebrato il cartone che Lio
are in essa per alcun tempo; e così fatta amicizia con alcuni giovani pittori , fra’ quali furono Ridolfo Girlandaio, Aristotile
le, devota, e tenuta da quelle donne in gran venerazione e da tutti i pittori molto lodata. Né tacerò che si conobbe, poi che f
rentino, amico e familiare d’ogni persona virtuosa e massimamente dei pittori , tenuta da lui come reliquia per l’amore che egli
Vincenzio da San Gimignano e Polidoro da Caravaggio, con molti altri pittori che feciono storie e figure et altre cose che acc
e pari, e nel dar grazia alle figure e ne’ moti superò tutti gl’altri pittori , restò tutto stupefatto e maravigliato; et insomm
e mai questo onorato artefice, e particolarmente per utile degl’altri pittori , acciò si sappiano difendere da quelli impediment
re ne l’arte nostra uno effetto sì contrario alle complessioni di noi pittori ; questo è che naturalmente gli artefici nostri, n
on andava mai a corte, che partendo di casa non avesse seco cinquanta pittori , tutti valenti e buoni che gli facevono compagnia
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