o 1483, in Venerdì Santo a ore tre di notte, d’un Giovanni de’ Santi,
pittore
non molto eccellente, ma sì bene uomo di buono in
merita un’opera di Raffaello da Urbino. Studiò questo eccellentissimo
pittore
nella città di Firenze le cose vecchie di Masacci
imo artefice insino in Francia et in Fiandra, Alberto Durero tedesco,
pittore
mirabilissimo et intagliatore di rame di bel[l]is
Lionardo: ma Raffaello se gli è avvicinato bene più che nessuno altro
pittore
, e massimamente nella grazia de’ colori. Ma torna
che fino agli animali l’onoravano nonché gli uomini. Dicesi che ogni
pittore
che conosciuto l’avesse, et anche chi non lo aves
ni che gli facevono compagnia per onorarlo. Egli insomma non visse da
pittore
, ma da principe. Per il che, o Arte della pittura