zza di Dio che così attempata avesse un sì picciol figliuolo; e tutti
pare
che stupischino del vedere con quanto senno in qu
errare, condotto con tanta freschezza e sì fatto amore, che a vederlo
pare
fatto pur ora. Immaginossi Raffaello nel componim
quanto San Matteo distende, e mentre che sta attento in quel disagio,
pare
che egli torca le mascella e la testa secondo che
fanno ghirlande, e quelle spargano e gettano per il monte; nel quale
pare
che spiri veramente un fiato di divinità nella be
e in cerchio son figurati que’ Santi a sedere, che nel vero, oltra al
parer
vivi di colori, scortano di maniera e sfuggono ch
che messesi le mani al petto, guardando e contemplando il Figliuolo,
pare
che non possa dinegar grazia: senzaché egli riser
ato negli occhi e fuor di sé, smarrito nel cospetto de’ suoi uditori,
pare
persona inrisoluta: e si conosce nell’attitudine
stra accomodò una salita di scalèe, che la storia mostra intera: anzi
pare
che, se il vano di quella finestra non vi fosse,
e che vi sono ancor alcune femmine, che inginocchiate dinanzi al Papa
pare
che prieghino Sua Santità che faccia che tale inc
in un tempo medesimo e forza e paura: pure mirando gli Apostoli fiso,
pare
che sperando in loro faccia animo a se stesso. Èv
luce dello splendore di Cristo, il quale, vestito di colore di neve,
pare
che aprendo le braccia et alzando la testa mostri
itamente ristrette nella perfezzione dell’arte di Raffaello; il quale
pare
che tanto si restrignesse insieme con la virtù su
acesse, in alcune difficultà non poté mai passare Lionardo; e se bene
pare
a molti che egli lo passasse nella dolcezza et in
quell’opera sarebbe ancor fresca come quando egli la fece, dove oggi
pare
più tosto tinta che altrimenti. Ho voluto quasi n