celebrato il cartone che Lionardo da Vinci aveva fatto nella sala del
Papa
in Fiorenza d’un gruppo di cavalli bellissimo, pe
e per essere di un paese medesimo, gli scrisse che aveva operato col
Papa
, il quale aveva fatto fare certe stanze, ch’egli
Laonde Raffaello, nella sua arrivata avendo ricevuto molte carezze da
Papa
Iulio, cominciò nella camera della Segnatura una
figure, finite con tanto delicata e dolce maniera che fu cagione che
papa
Giulio facesse buttare aùtterra tutte le storie d
quale era sopra la storia di Raffaello, si doveva per commessione del
Papa
gettare per terra, volle nondimeno Raffaello serv
ra la Temperanza, la Fortezza e la Prudenza. Dall’altra parte fece il
Papa
che dà le decretali canoniche, et in detto Papa r
l’altra parte fece il Papa che dà le decretali canoniche, et in detto
Papa
ritrasse papa Giulio di naturale, Giovanni cardin
fece il Papa che dà le decretali canoniche, et in detto Papa ritrasse
papa
Giulio di naturale, Giovanni cardinale de’ Medici
Giulio di naturale, Giovanni cardinale de’ Medici assistente, che fu
papa
Leone, Antonio cardinale di Monte, et Alessandro
tonio cardinale di Monte, et Alessandro Farnese cardinale, che fu poi
papa
Paulo Terzo, con altri ritratti. Restò il Papa di
cardinale, che fu poi papa Paulo Terzo, con altri ritratti. Restò il
Papa
di questa opera molto sodisfatto; e per fargli le
usci bellissimi e sederi lavorati in prospettive, i quali appresso al
Papa
grandissima grazia, premio et onore gli acquistar
o, crebbero le virtù sue di maniera ch’e’ seguitò per commissione del
Papa
la camera seconda verso la sala grande; et egli,
egli, che nome grandissimo aveva acquistato, ritrasse in questo tempo
papa
Giulio in un quadro a olio, tanto vivo e verace c
a qui avanti. Avenne adunque in questo tempo che Michelagnolo fece al
Papa
nella cappella quel romore e paura di che parlere
llo facesse in vita sua. Poi, stimolato da’ prieghi d’un cameriere di
papa
Giulio, dipinse la tavola dello altar maggiore di
on una grazia donnesca molto propria e vivace. Finse dall’altra banda
papa
Giulio che ode quella messa, cosa maravigliosissi
areti nette, il culto divino e l’arca degli Ebrei et il candelabro, e
papa
Giulio che caccia l’avarizia della Chiesa: storia
i di palafrenieri che vivevano allora, i quali in su la sedia portano
papa
Giulio veramente vivissimo; al quale mentre che a
amme. Ritrasse ancora di naturale alcuni mazzieri che accompagnano il
Papa
, i quali son vivissimi; e così i cavalli dove son
dentro. Fece in Roma un quadro di buona grandezza, nel quale ritrasse
papa
Leone, il cardinale Giulio de’ Medici e il cardin
le figure: quivi è il veluto che ha il pelo, il domasco adosso a quel
Papa
che suona e lustra, le pelli della fodera morbide
ttono, tanta è la sua chiarezza, i lumi de le finestre, le spalle del
Papa
et il rigirare delle stanze: e sono tutte queste
o meglio non faccia né abbia a fare. La quale opera fu cagione che il
Papa
di premio grande lo rimunerò; e questo quadro si
ama, procacciarono i monaci di riaverla, et appena che con favori del
Papa
ella fu renduta loro, che satisfecero, e bene, co
esto di seguitare l’ordine che egli aveva cominciato de le camere del
Papa
e de le sale, nelle quali del continuo teneva del
Oltre che vi sono ancor alcune femmine, che inginocchiate dinanzi al
Papa
pare che prieghino Sua Santità che faccia che tal
aleotti sono menati innanzi a S. Leone, che è figurato e ritratto per
papa
Leone X: dove fece Sua Santità in pontificale, in
rnardo Divizio da Bibbiena, e Giulio de’ Medici cardinale, che fu poi
papa
Clemente. Né si può contare minutissimamente le b
ce il dolore, la paura e la morte. Sono nelle altre due storie quando
papa
Leone X sagra il re cristianissimo Francesco I di
Nell’altra storia fece la coronazione del detto re, nella quale è il
Papa
et esso Francesco ritratti di naturale, l’uno arm
per contrafare animali è unico, fece in ciò tutti quegli animali che
papa
Leone aveva: il cameleonte, i zibetti, le scimie,
iore ordine et ornamento che non avea fatto Bramante. Per che volendo
papa
Leone mostrare la grandezza della magnificenza e
con bella grazia. Diede disegni d’architettura alla vi[II. 82]gna del
Papa
, et in Borgo a più case, e particularmente al pal
tantino, alla quale egli diede principio. Similmente venne volontà al
Papa
di far panni d’arazzi ricchissimi d’oro e di seta
la quale opera gli fu di grande aiuto l’aver veduto nella capella del
Papa
l’opera di Michelagnolo. E se Raffaello si fusse
e per lui si faceva, in ricompensa delle fatiche e delle virtù sue il
Papa
gli avrebbe dato un capèllo rosso, avendo già del
utore del testamento messer Baldassarre da Pescia, allora datario del
Papa
. Poi, confesso e contrito, finì il corso della su
ompagnasse. Dolse ancora sommamente la morte sua a tutta la corte del
Papa
, prima per avere egli avuto in vita uno officio d
a uno officio di cubiculario, et appresso per essere stato sì caro al
Papa
che la sua morte amaramente lo fece piagnere. O f