ttura, vedendolo a cotal arte molto inclinato, di bellissimo ingegno:
onde
non passarono molti anni che Raffaello, ancor fan
che era cortese molto et amator de’ belli ingegni, accettò Raffaello.
Onde
Giovanni andatosene tutto lieto a Urbino e preso
a nella cappella quel romore e paura di che parleremo nella Vita sua,
onde
fu sforzato fuggirsi a Fiorenza; per il che avend
fece vedere, acciò che i modi di Michele Agnolo comprendere potesse.
Onde
tal vista fu cagione che in Santo Agostino, sopra
le parti, che anco i cartoni sono tenuti in grandissima venerazione;
onde
messer Francesco Masini, gentiluomo di Cesena (il
i può meglio lodare che dicendo che è di mano di Raffaello da Urbino:
onde
que’ conti meritamente l’hanno in somma venerazio
za macchia o difetto alcuno, perciò che sino alla furia de’ venti e l’
onde
del mare ebbono rispetto alla bellezza di tale op
che sino da Fiorenza fece condurre il pavimento da Luca della Robbia;
onde
certamente non può per pitture, stucchi, ordine e
fu dagl’amici, forse più che non conveniva, rispettato e compiaciuto.
Onde
facendogli Agostin Ghigi, amico suo caro, dipigne
suoi amori così di nascosto, continuò fuor di modo i piaceri amorosi;
onde
avvenne ch’una volta fra l’altre disordinò più de
n una grandissima febbre, fu creduto da’ medici che fosse riscaldato;
onde
non confessando egli il disordine che aveva fatto