città notissima in Italia, l’anno 1483, in Venerdì Santo a ore tre di
notte
, d’un Giovanni de’ Santi, pittore non molto eccel
die, et il lucidissimo splendor dell’Angelo nelle scure tenebre della
notte
luminosamente far discernere tutte le minuzie del
o bene insieme la luce viva con quella dipinta co’ diversi lumi della
notte
, che ti par vedere il fumo della torcia, lo splen
umo della torcia, lo splendor dell’Angelo, con le scure tenebre della
notte
sì naturali e sì vere che non diresti mai che ell
che egli fosse il maestro degli altri; e per cosa che contrafaccia la
notte
, più simile di quante la pittura ne fece già mai,
ia l’avarizia della Chiesa: storia di bellezza e di bontà simile alla
notte
detta di sopra; nella quale storia si veggono alc
sassi, fuochi, arie torbide e serene, nuvoli, piogge, saette, sereni,
notte
, lumi di luna, splendori di sole, et infinite alt