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1 (1568) Vita di Raffaello
o eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbino; il quale fu dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà che suole
lta vedersi in coloro che più degl’altri hanno a una certa umanità di natura gentile aggiunto un ornamento bellissimo d’una gr
sone et in qualunque maniera di cose. Di costui fece dono al mondo la natura quando, vinta dall’arte per mano di Michelagnolo
e la maggior parte degl’artefici stati insino allora si avevano dalla natura recato un certo che di pazzia e di salvatichezza
giù v’è il color del fuoco, e sotto la cintura quel dell’aria, da la natura al ginocchio è il color della terra, e dal resto
à di cosa dipinta. Con ciò fusse che Raffaello ebbe questo dono dalla natura , di far l’arie sue delle teste dolcissime e grazi
aestro, ma infin da fanciullezza guidato da straordinario instinto di natura , dando da se medesimo opera al disegno et alla pi
no i rastri della agricultura, e tutti hanno animali appropriati alla natura loro: pittura e poesia veramente bellissima. Fece
e a Pietro suo maestro, aiutandogli con quella grazia che aveva dalla natura . Datosi dunque allo studiare gl’ignudi et a risco
ro di fumo da stampatori, il quale, come più volte si è detto, di sua natura diventa sempre col tempo più scuro et offende gl’
volere por mano, per gareggiare, a quello che non gli vien dato dalla natura , per non faticare invano e spesso con vergogna e
volere strafare per passare innanzi a coloro che, per grande aiuto di natura e per grazia particolare data loro da Dio, hanno
et affatichisi quanto vuole, arivare dove un altro con l’aiuto della natura è caminato agevolmente. E ci sia per esempio fra
inti dalla cortesia e dall’arte sua, ma più dal genio della sua buona natura : la quale era sì piena di gentilezza e sì colma d
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