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1 (1568) Vita di Raffaello
tissime e belle degl’eredi di Marco del Nero, per uno smottamento del monte di San Giorgio rovinarono insieme con altre case
altre: e da questa banda vi fe’ poi, sopra la già detta finestra, il monte di Parnaso. Nell’altro tondo, che è fatto sopra l
e pone le stelle fisse e l’erranti a’ luoghi loro; nell’altra poi del monte di Parnaso è Marsia fatto scorticare a uno albero
e dette di sopra. Nella facciata dunque di verso Belvedere, dove è il monte Parnaso et il fonte di Elicona, fece intorno a qu
, dove è il monte Parnaso et il fonte di Elicona, fece intorno a quel monte una selva ombrosissima di lauri, ne’ quali si con
ami di lauro e ne fanno ghirlande, e quelle spargano e gettano per il monte ; nel quale pare che spiri veramente un fiato di d
, sì come sono anco vivissimi que’ poeti che si veggono sparsi per il monte , chi ritti, chi a sedere e chi scrivendo, altri r
in quella la impietà de’ crocifissori che lo conducono alla morte al monte Calvario con grandissima rabbia, dove il Cristo a
la posero in Palermo, nel qual luogo ha più fama e riputazione che ‘l monte di Vulcano. Mentre che Raffaello lavorava queste
ultima perfezzione. Nella quale storia figurò Cristo trasfigurato nel monte Tabor, e appiè di quello gli undici Discepoli che
si vede condotto un giovanetto spiritato, acciò che Cristo sceso del monte lo liberi; il quale giovanetto, mentre che con at
à, lo guardi in questa opera, nella quale egli lo fece sopra a questo monte , diminuito in una aria lucida con Mosè et Elia, c
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