oltre all’avergli fatti astratti e fantastichi, era stata cagione che
molte
volte si era più dimostrato in loro l’ombra e lo
molti anni che Raffaello, ancor fanciullo, gli fu di grande aiuto in
molte
opere che Giovanni fece nello Stato d’Urbino. In
Giovanni andatosene tutto lieto a Urbino e preso il putto, non senza
molte
lacrime della madre che teneramente l’amava, lo m
ze, che egli variò et abbellì tanto la maniera mediante l’aver vedute
molte
cose e di mano di maestri eccellenti, che ella no
inciato alcune cose; similmente Bramantino da Milano vi aveva dipinto
molte
figure, le quali la maggior parte erano ritratti
nuti bellissimi. Laonde Raffaello, nella sua arrivata avendo ricevuto
molte
carezze da Papa Iulio, cominciò nella camera dell
o senza contrasto. Adornò ancora questa opera di una prospettiva e di
molte
figure, finite con tanto delicata e dolce maniera
one degli orecchi, con lo increspare delle ciglia e con lo stupire in
molte
diverse maniere, certo variate e proprie: salvo c
se la sua virtù, la quale fu cagione, come si dirà in altro luogo, di
molte
opere rare fatte da altri maestri dopo lui. Ma pe
spavento che si suole in simili casi avere. Fecevi Raffaello intorno
molte
varie e diverse figure: alcuni servono alla messa
del caso fanno bellissime attitudini in diversi gesti, esprimendo in
molte
uno affetto di rendersi in colpa, e tanto ne’ mas
ndimeno per capriccio suo volse figurarla forse così, come interviene
molte
volte che così le pitture come le poesie vanno va
ostoli quella fierezza et ardire celeste che suole il giudizio divino
molte
volte mettere nel volto de’ servi suoi per difend
n Borgo Nuovo, il quale Bramante fece condurre di getto. Per queste e
molte
altre opere essendo passata la fama di questo nob
la quale cosa parve maravigliosa a Raffaello; per che egli gli mandò
molte
carte disegnate di man sua, le quali furono caris
che il lavoro venisse a fine. Fece in questa opera tutti i cartoni, e
molte
figure colorì di sua mano in fresco. E nella volt
ie che spargono i fiori per la tavola; e ne’ peducci della volta fece
molte
storie, fra le quali in una è Mercurio col flauto
arro di Venere, e le Grazie che con Mercurio tirano al ciel Psiche, e
molte
altre storie poetiche negli altri peducci. E negl
re che sperando in loro faccia animo a se stesso. Èvvi una femina fra
molte
, la quale è principale figura di quella tavola, c
modo alcuni altri scelti delle cose migliori d’altri maestri, fece di
molte
maniere una sola, che fu poi sempre tenuta sua pr