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1 (1568) Vita di Raffaello
ntastichi, era stata cagione che molte volte si era più dimostrato in loro l’ombra e lo scuro de’ vizii che la chiarezza e s
che nei ricordi della fama lasciano quaggiù fra noi mediante l’opere loro onorato nome, possono anco sperare d’avere a gode
re d’avere a godere in cielo condegno guidardone alle fatiche e merti loro . Nacque adunque Raffaello in Urbino, città notiss
Pietro Quirini viniziani, e romiti del sacro eremo di Camaldoli; e da loro fu poi come reliquia e cosa rarissima, et insomma
i fiorentini, allogata una tavola che andava alla cappella dell’altar loro in Santo Spirito; et egli la cominciò, e la bozza
ia, vi è ella medesima che pone le stelle fisse e l’erranti a’ luoghi loro ; nell’altra poi del monte di Parnaso è Marsia fat
el monte una selva ombrosissima di lauri, ne’ quali si conosce per la loro verdezza quasi il tremolare delle foglie per l’au
za d’arie e divinità nelle figure che grazia e vita spirano ne’ fiati loro ; èvvi la dotta Safo et il divinissimo Dante, il l
uali a sei, a tre, a due disputando per la storia, si vede nelle cere loro una certa curiosità et uno affanno nel voler trov
dato ancora alle sue figure una certa grandezza e maestà che e’ diede loro da qui avanti. Avenne adunque in questo tempo che
afflitto per la compassione de’ poverelli che quivi perdevano le cose loro , et allegro per quel soccorso che dal ciel sente
bello nella sua piccolezza che sieno l’altre cose sue nelle grandezze loro . A Verona mandò della medesima bontà un gran quad
mma venerazione, né l’hanno mai, per grandissimo prezzo che sia stato loro offerto da molti principi, a niuno voluto concede
finiti, per sì fatto modo che le stampe in rame fecero de la carestia loro quella copia che al presente veggiamo; per che Ug
rso le Marie, che piangono dirot[t]issimamente. Oltre ciò si vede fra loro Veronica che stende le braccia porgendoli un pann
monaci di riaverla, et appena che con favori del Papa ella fu renduta loro , che satisfecero, e bene, coloro che l’avevano sa
r ispegnere il fuoco con certi vasi in mano et in capo, sono aggirati loro i capegli et i panni con una furia terribilissima
lza e sfibbiata che viene fuggendo il fuoco, et un fanciulletto gnudo loro innanzi. Così dal sommo d’una rovina si vede una
li, vescovi, camerieri, scudieri, cubicularii, sono in pontificale a’ loro luoghi a sedere ordinatamente come costuma la cap
o amorosa et affezzionata alle donne, e di continuo presto ai servigi loro ; la qual cosa fu cagione che, continuando i dilet
ella volta fece il concilio degli Dei in cielo, dove si veggono nelle loro forme molti abiti e lineamenti cavati dall’antico
stri della agricultura, e tutti hanno animali appropriati alla natura loro : pittura e poesia veramente bellissima. Fecevi fa
e forza e paura: pure mirando gli Apostoli fiso, pare che sperando in loro faccia animo a se stesso. Èvvi una femina fra mol
quella tavola, che inginocchiata dinanzi a quegli, voltando la testa loro e coll’atto delle braccia verso lo spiritato, mos
le -, e veduto poi in che modo si facciano carnosi e dolci ne’ luoghi loro , e come nel girare delle vedute si facciano con g
he sanno esprimere bene e con facilità l’invenzioni delle storie et i loro capricci con bel giudizio, e che nel fare i compo
le le teste delle femmine, de’ putti, de’ giovani e de’ vecchi, e dar loro secondo il bisogno movenza e bravura. Considerò a
coloro che, per grande aiuto di natura e per grazia particolare data loro da Dio, hanno fatto o fanno miracoli nell’arte: p
non confessando egli il disordine che aveva fatto, per poca prudenza loro gli cavarono sangue, di maniera che indebilito si
ori nel veder lui si amorzavano, et ogni vile e basso pensiero cadeva loro di mente: la quale unione mai non fu più in altro
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