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1 (1568) Vita di Raffaello
, il quale, incrocicchiate le mani, china la testa con una maniera da far comuovere qual è più duro animo a pietà; e di ver
ipinta. Con ciò fusse che Raffaello ebbe questo dono dalla natura, di far l’arie sue delle teste dolcissime e graziosissime
he stanno in dubbio, faccendone segno col disputare con le mani e col far certi atti con la persona, con attenzione degli o
. E di costui, come di persona veramente eccellente e rara, ho voluto far menzione, parendomi che così meritasse la sua vir
mo splendor dell’Angelo nelle scure tenebre della notte luminosamente far discernere tutte le minuzie delle carcere e vivac
rza e d’una vaghezza tanto leggiadra che io non penso che e’ si possa far meglio, vedendosi nel viso della Nostra Donna una
molti versi e latini e vulgari, de’ quali metterò questi soli per non far più lunga storia di quel che io mi abbi fatto: Pi
alla quale egli diede principio. Similmente venne volontà al Papa di far panni d’arazzi ricchissimi d’oro e di seta in fil
de’ soldati, il saper fare tutte le sorti d’animali, e sopra tutto il far in modo nei ritratti somigliar gl’uomini che pain
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