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1 (1568) Vita di Raffaello
e lo scuro de’ vizii che la chiarezza e splendore di quelle virtù che fanno gli uomini imortali, fu ben ragione che, per cont
o in quella età sì tenera i due cugini, l’uno reverente all’altro, si fanno festa: senzaché ogni colpo di colore nelle teste,
latone, l’uno col Timeo in mano, l’altro con l’Etica, dove intorno li fanno cerchio una grande scuola di filosofi. Né si può
pagnandola due putti che sono vivaci e pronti, e che insieme con essa fanno varî componimenti e con le altre: e da questa ban
ri ignudi con bellissime arie di viso, che colgono rami di lauro e ne fanno ghirlande, e quelle spargano e gettano per il mon
anno su per una scala ginoc[c]hioni, e alterate dalla novità del caso fanno bellissime attitudini in diversi gesti, esprimend
ulio veramente vivissimo; al quale mentre che alcuni popoli e femmine fanno luogo perché e’ passi, si vede la furia d’uno arm
ida con Mosè et Elia, che alluminati da una chiarezza di splendore si fanno vivi nel lume suo. Sono in terra prostrati Pietro
che per la coperta della pelle non appariscono terminati nel modo che fanno levata la pelle -, e veduto poi in che modo si fa
to di natura e per grazia particolare data loro da Dio, hanno fatto o fanno miracoli nell’arte: perciò che chi non è atto a u
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