e è così lecito dire, dèi mortali; e che coloro che nei ricordi della
fama
lasciano quaggiù fra noi mediante l’opere loro on
e esercizio andava cercando. In questo mentre, avendo egli acquistato
fama
grandissima nel séguito di quella maniera, era st
enni. Aveva acquistato in Ro[II. 73]ma Rafaello in questi tempi molta
fama
; et ancora che egli avesse la maniera gentile, da
condurre di getto. Per queste e molte altre opere essendo passata la
fama
di questo nobilissimo artefice insino in Francia
rispetto alla bellezza di tale opera; della quale divulgandosi poi la
fama
, procacciarono i monaci di riaverla, et appena ch
ndottola pure in Sicilia, la posero in Palermo, nel qual luogo ha più
fama
e riputazione che ‘l monte di Vulcano. Mentre che