ispose di porlo con Pietro Perugino, il quale, secondo che gli veniva
detto
, teneva in quel tempo fra i pittori il primo luog
ore, come si dirà: i quali quadri sono ancora in casa degli eredi del
detto
Taddeo. Ebbe anco Raffaello amicizia grandissima
a di quella illustrissima signora, posta nella camera del Maggiore di
detto
eremo, dove è tenuta in quella venerazione ch’ell
che si veggiono appresso Giovan Battista suo figliuolo nella casa che
detto
Agnolo edificò bella e comodissima in Firenze nel
a quell’arte. Questa nobilissima pittura è oggi appresso gl’eredi del
detto
Domenico Canigiani, che la tengono in quella stim
à detta madonna Atalanta Baglioni, della quale aveva fatto, come si è
detto
, il cartone in Fiorenza. È in questa divinissima
a. Dall’altra parte fece il Papa che dà le decretali canoniche, et in
detto
Papa ritrasse papa Giulio di naturale, Giovanni c
gli poco inanzi Raffaello dipinto in una loggia del suo palazzo, oggi
detto
i Chisii in Trastevere, con dolcissima maniera un
lti suoi disegni et alcuni rilievi di marmo antichi, alcuni pezzi del
detto
cartone che fece Raffaello per questa istoria d’E
o era già appresso il reverendissimo cardinale di Carpi, figliuolo di
detto
signor Leonello, delle nostre arti amator grandis
ese più minutamente. Fece poi Raffaello per il monasterio di Palermo,
detto
Santa Maria dello Spasmo, de’ frati di Monte Oliv
che si usava in quel tempo. Nell’altra storia fece la coronazione del
detto
re, nella quale è il Papa et esso Francesco ritra
I. 86] di fare, così nel dissegno come nel colorito; e mescolando col
detto
modo alcuni altri scelti delle cose migliori d’al
rfetta poi nelle Sibille e ne’ Profeti dell’opera che fece, come si è
detto
, nella Pace: al fare della quale opera gli fu di
Trasfigurazione di Cristo, nella quale sono quelle parti che già s’è
detto
che ricerca e debbe avere una buona pittura. E se
doperato il nero di fumo da stampatori, il quale, come più volte si è
detto
, di sua natura diventa sempre col tempo più scuro
o da Puntormo, e si è veduto per isperienza in molti altri, come si è
detto
e come si dirà. E ciò forse avviene perché il cie
Giulio Romano, il quale sempre amò molto, Giovan Francesco Fiorentino
detto
il Fattore, et un non so chi prete da Urbino suo