olo Buonarroti volle in Raf[II. 65]faello esser vinta dall’arte e dai
costumi
insieme E nel vero, poi che la maggior parte degl
o, accompagnate da tanta grazia, studio, bellezza, modestia et ottimi
costumi
quanti sarebbono bastati a ricoprire ogni vizio,
dre lo allattasse, e che più tosto ne’ teneri anni aparasse in casa i
costumi
paterni che per le case de’ villani e plebei uomi
terni che per le case de’ villani e plebei uomini men gentili o rozzi
costumi
e creanze. E cresciuto che fu cominciò a esercita
, veduto la maniera del disegnare di Raffaello e le belle maniere e ‘
costumi
, ne fe’ quel giudizio che poi il tempo dimostrò v
allora stimare felicissima, avendo un tuo artefice che di virtù e di
costumi
t’alzava sopra il cielo! Beata veramente ti potev
imiteranno le sue fatiche nell’arte saranno onorati dal mondo, e ne’
costumi
santi lui somigliando, remunerati dal Cielo.