ostumata era e gentile, fece seco amicizia, e quando tempo gli parve,
col
più acconcio modo che seppe gli disse il desideri
ello e per essere di un paese medesimo, gli scrisse che aveva operato
col
Papa, il quale aveva fatto fare certe stanze, ch’
è degna d’essere lodata. Similmente vi è Aristotile e Platone, l’uno
col
Timeo in mano, l’altro con l’Etica, dove intorno
voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio, faccendone segno
col
disputare con le mani e col far certi atti con la
el che stanno in dubbio, faccendone segno col disputare con le mani e
col
far certi atti con la persona, con attenzione deg
a madre di Cristo, et oltre che il Putto con bella attitudine scherza
col
manto della Madre, si conosce nella figura del Sa
hitettore, ma rimase imperfette per la morte di quello, e seguite poi
col
nuovo disegno et architettura di Raffaello, che n
ia molti quadri, e particularmente per il re San Michele che combatte
col
Diavolo, tenuto cosa maravigliosa; nella quale op
peducci della volta fece molte storie, fra le quali in una è Mercurio
col
flauto che volando par che scenda dal cielo, et i
pensare come sia possibile avere sfilato i capegli e le barbe, e dato
col
filo morbidezza alle carni: opera certo più tosto
menti, e talmente ben fatti che non tessuti ma paiono veramente fatti
col
pennello. Costò questa opra 70 mila scudi, e si c
mamente nella grazia de’ colori. Ma tornando a esso Raffaello, gli fu
col
tempo di grandissimo disaiuto e fatica quella man
io, e che nel fare i componimenti delle storie chi sa non confonderle
col
troppo et anco farle non povere col poco, ma con
lle storie chi sa non confonderle col troppo et anco farle non povere
col
poco, ma con bella invenzione et ordine accomodar
si perdino alcuna volta nello scuro et alcuna volta venghino innanzi
col
chiaro, il fare vive e belle le teste delle femmi
o [II. 86] di fare, così nel dissegno come nel colorito; e mescolando
col
detto modo alcuni altri scelti delle cose miglior
che fu anche in gran parte cagione l’avergli fatto colorire ad altri
col
suo disegno; dal quale errore ravedutosi, come gi
ri, il quale, come più volte si è detto, di sua natura diventa sempre
col
tempo più scuro et offende gl’altri colori coi qu
arselo familiarissimo et usarli ogni sorte di liberalità, talché poté
col
favore e con le facultà che gli diedero fare a sé