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1 (1568) Vita di Raffaello
e l’opere loro onorato nome, possono anco sperare d’avere a godere in cielo condegno guidardone alle fatiche e merti loro. Na
madonna Madalena degli Oddi; e ciò sono: una Nostra Donna assunta in cielo e Gesù Cristo che la [II. 66] corona, e di sotto,
atto. E allato a una figura che volta il didietro et ha una palla del cielo in mano è il ritratto di Zoroastro, et allato a e
e con aria e bellezza di viso immortale, sta elevata con gl’occhi al cielo , accompagnandola due putti che sono vivaci e pron
imo e di colorito vago e graziato. Ma finita oramai la volta, cioè il cielo di quella stanza, resta che noi raccontiamo quell
a con molta grazia e finita con diligenza. Fece in un’altra parete un cielo con Cristo e la Nostra Donna, San Giovanni Batist
be le mani ad una mazza, pensoso in contemplare il Re e la Regina del cielo , sta con una ammirazione da vecchio santissimo: e
ia pontefice, pontificalmente vestito, con le mani e con gli occhi al cielo ferventissimamente orare, afflitto per la compass
volle che tale opera si seguisse; e Raffaello ne salì con la virtù in cielo e ne trasse cortesie infinite, avendo incontrato
potesse insieme con l’arte. Èvvi una Santa Cecilia che da un coro in cielo d’Angeli abbagliata, sta a udire il suono, tutta
asa il conte Vincenzio Arcolano, dentrovi un Cristo a uso di Giove in cielo , e dattorno i quattro Evangelisti come gli descri
rì di sua mano in fresco. E nella volta fece il concilio degli Dei in cielo , dove si veggono nelle loro forme molti abiti e l
le quali in una è Mercurio col flauto che volando par che scenda dal cielo , et in un’altra è Giove con gravità celeste che b
altri, come si è detto e come si dirà. E ciò forse avviene perché il cielo va compartendo le grazie, acciò stia contento cia
sue virtù ha abbellito il mondo, così abbia di se medesima adorno il cielo . Gli misero alla morte, al capo nella sala ove la
ngulari ne scorgo una di tal valore che in me stesso stupisco, che il cielo gli diede forza di poter mostrare ne l’arte nostr
a, avendo un tuo artefice che di virtù e di costumi t’alzava sopra il cielo ! Beata veramente ti potevi chiamare, da che per l
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