ttori con grandissime lodi celebrato il cartone che Lionardo da Vinci
aveva
fatto nella sala del Papa in Fiorenza d’un gruppo
’aver vedute molte cose e di mano di maestri eccellenti, che ella non
aveva
che fare alcuna cosa con quella prima, se non com
ro insegnò a quel buon padre i modi della prospettiva, alla quale non
aveva
il frate atteso insino a quel tempo. Ma in sulla
o finì l’opera della già detta madonna Atalanta Baglioni, della quale
aveva
fatto, come si è detto, il cartone in Fiorenza. È
veva con Raffaello e per essere di un paese medesimo, gli scrisse che
aveva
operato col Papa, il quale aveva fatto fare certe
i un paese medesimo, gli scrisse che aveva operato col Papa, il quale
aveva
fatto fare certe stanze, ch’egli potrebbe in quel
da Pietro della Francesca vi era una storia finita, e Luca da Cortona
aveva
condotta a buon termine una facciata, e don Pietr
acciata, e don Pietro della Gatta abbate di San Clemente di Arezzo vi
aveva
cominciato alcune cose; similmente Bramantino da
o vi aveva cominciato alcune cose; similmente Bramantino da Milano vi
aveva
dipinto molte figure, le quali la maggior parte e
, vòlte da quella banda dove era la storia. A quella prima, dove egli
aveva
dipinto la filosofia e l’astrologia, geometria e
la camera seconda verso la sala grande; et egli, che nome grandissimo
aveva
acquistato, ritrasse in questo tempo papa Giulio
e anticaglie in quella città e che egli studiasse continovamente, non
aveva
però per questo. dato ancora alle sue figure una
bito rifacesse di nuovo lo Esaia profeta che ci si vede, che digià lo
aveva
finito; nella quale opera, per le cose vedute di
re che dice messa, nella testa infocata di rosso la vergogna che egli
aveva
nel veder per la sua incredulità fatto liquefar l
cità viva vi si scorge; per il che questo li diede, oltra le lodi che
aveva
, più nome assai. Laonde furono però fatti a suo o
con acquerelli di colori era tinta e macchiata, e de’ lumi del panno
aveva
campato i chiari: la quale cosa parve maraviglios
ire, non restava però con tutto questo di seguitare l’ordine che egli
aveva
cominciato de le camere del Papa e de le sale, ne
dunque molto che egli scoperse la camera di torre Borgia, nella quale
aveva
fatto in ogni faccia una storia, due sopra le fin
fare animali è unico, fece in ciò tutti quegli animali che papa Leone
aveva
: il cameleonte, i zibetti, le scimie, i papagalli
Quando Raffaello si diede a voler mutare e migliorare la maniera, non
aveva
mai dato opera agl’ignudi con quello studio che s
o opera agl’ignudi con quello studio che si ricerca, ma solamente gli
aveva
ritratti di naturale nella ma[II. 85]niera che av
ma solamente gli aveva ritratti di naturale nella ma[II. 85]niera che
aveva
veduto fare a Pietro suo maestro, aiutandogli con
a veduto fare a Pietro suo maestro, aiutandogli con quella grazia che
aveva
dalla natura. Datosi dunque allo studiare gl’ignu
isolvé, non potendo aggiugnere Michelagnolo in quella parte dove egli
aveva
messo mano, di volerlo in queste altre pareggiare
tta questa risoluzione, e conosciuto che fra’ Bartolomeo di San Marco
aveva
un assai buon modo di dipignere, disegno ben fond
gnolo, non si sarebbe tolto parte di quel buon nome che acquistato si
aveva
; perciò che gli ignudi che fece nella camera di t
a amicizia con Bernardo Divizio cardinale di Bibbiena, il cardinale l’
aveva
molti anni infestato per dargli moglie, e Raffael
inale l’aveva molti anni infestato per dargli moglie, e Raffaello non
aveva
espressamente ricusato di fare la voglia del card
va espressamente ricusato di fare la voglia del cardina[II. 87]le, ma
aveva
ben trattenuto la cosa con dire di voler aspettar
dici che fosse riscaldato; onde non confessando egli il disordine che
aveva
fatto, per poca prudenza loro gli cavarono sangue
no sangue, di maniera che indebilito si sentiva mancare, là dove egli
aveva
bisogno di ristoro. Per che fece testamento: e pr
al capo nella sala ove lavorava, la tavola della Trasfigurazione che
aveva
finita per il cardinale de’ Medici: la quale oper
u data al corpo suo quella onorata sepoltura che tanto nobile spirito
aveva
meritato, perché non fu nessuno artefice che dole