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1 (1568) Vita di Raffaello
sciuto che fu cominciò a esercitarlo nella pittura, vedendolo a cotal arte molto inclinato, di bellissimo ingegno: onde non
duro animo a pietà; e di vero, chi considera la diligenza, l’amore, l’ arte e la grazia di quest’opera, ha gran ragione di ma
ità, negli Apostoli la semplicità e ne’ Martiri la fede. Ma molto più arte et ingegno mostrò ne’ Santi [e] Dottori cristiani
ri paiono bruniti più che se fussino verissimi e non dipinti. Né meno arte et ingegno è nello atto quando egli, sciolto da l
di Iacob, e ‘l rubo ardente di Moisè, nella quale non si conosce meno arte , invenzione, disegno e grazia che nelle altre cos
ì grande, il quale per eredità di casa sua era molto inclinato a tale arte . Per il che Raffaello si mise in cuore di seguire
leggiadrissima da vedere a proposito in tale opera, et utilissima a l’ arte nostra, massimamente per quegli che di tali cose
la grazia nelle delicatissime mani di Raffaello potesse insieme con l’ arte . Èvvi una Santa Cecilia che da un coro in cielo d
d’Alberto Durero, volonteroso ancor egli di mostrare quel che in tale arte poteva, fece studiare Marco Antonio Bolognese in
fino in Grecia; né restò d’avere tutto quello che di buono per questa arte potesse giovare. Per che seguitando egli ancora,
superiore in un certo fondamento terribile di concetti e grandezza d’ arte , nel che pochi sono stati pari a Lionardo: ma Raf
lingua sempre onoratissima memoria; ché invero noi abbiamo per lui l’ arte , i colori e la invenzione unitamente ridotti a qu
stesso stupisco, che il cielo gli diede forza di poter mostrare ne l’ arte nostra uno effetto sì contrario alle complessioni
ssi, ma quelli che hanno umore d’esser grandi (come di questo umore l’ arte ne produce infiniti), lavorando ne l’opere in com
allievi tuoi come si vive, e che importi l’avere accompagnato insieme arte e virtute; le quali in Raffaello congiunte, potet
ché poté col favore e con le facultà che gli diedero fare a sé et a l’ arte grandissimo onore. Beato ancora si può dire chi,
2 (1699) Abrégé vie de Raphaël
ivit de sa main en ces termes. Quod iacerum corpus medica sua naverit arte . Hipolitum etc. Jules Romain, disciple et heritie
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