e poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da
Urbino
; il quale fu dalla natura dotato di tutta quella
e sono possessori di tante rare doti quante si videro in Raffaello da
Urbino
, sian non uomini semplicemente, ma, se è così lec
gno guidardone alle fatiche e merti loro. Nacque adunque Raffaello in
Urbino
, città notissima in Italia, l’anno 1483, in Vener
li ingegni, accettò Raffaello. Onde Giovanni andatosene tutto lieto a
Urbino
e preso il putto, non senza molte lacrime della m
o queste opere fu forzato Raffaello a partirsi di Firenze et andare a
Urbino
, per aver là, essendo la madre e Giovanni suo pad
dre morti, tutte le sue cose in abandono. Mentre che dunque dimorò in
Urbino
, fece per Guidobaldo da Montefeltro, allora capit
o oggi appresso lo illustrissimo et eccellentissimo Guidobaldo duca d’
Urbino
. Fece al medesimo un quadretto d’un Cristo che òr
nti. Questa, essendo stata gran tempo appresso Francesco Maria duca d’
Urbino
, fu poi dalla illustrissima signora Leonora sua c
oi come reliquia e cosa rarissima, et insomma di mano di Raffaello da
Urbino
, e per memoria di quella illustrissima signora, p
i, che la tengono in quella stima che merita un’opera di Raffaello da
Urbino
. Studiò questo eccellentissimo pittore nella citt
n panno az[z]urro che vi mancava. E questo avvenne perché Bramante da
Urbino
, essendo a’ servigi di Giulio II, per un poco di
le non si può meglio lodare che dicendo che è di mano di Raffaello da
Urbino
: onde que’ conti meritamente l’hanno in somma ven
ovan Francesco Fiorentino detto il Fattore, et un non so chi prete da
Urbino
suo parente; ordinò poi che delle sue facultà in