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1 (1568) Vita di Raffaello
e poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbino ; il quale fu dalla natura dotato di tutta quella
e sono possessori di tante rare doti quante si videro in Raffaello da Urbino , sian non uomini semplicemente, ma, se è così lec
gno guidardone alle fatiche e merti loro. Nacque adunque Raffaello in Urbino , città notissima in Italia, l’anno 1483, in Vener
li ingegni, accettò Raffaello. Onde Giovanni andatosene tutto lieto a Urbino e preso il putto, non senza molte lacrime della m
o queste opere fu forzato Raffaello a partirsi di Firenze et andare a Urbino , per aver là, essendo la madre e Giovanni suo pad
dre morti, tutte le sue cose in abandono. Mentre che dunque dimorò in Urbino , fece per Guidobaldo da Montefeltro, allora capit
o oggi appresso lo illustrissimo et eccellentissimo Guidobaldo duca d’ Urbino . Fece al medesimo un quadretto d’un Cristo che òr
nti. Questa, essendo stata gran tempo appresso Francesco Maria duca d’ Urbino , fu poi dalla illustrissima signora Leonora sua c
oi come reliquia e cosa rarissima, et insomma di mano di Raffaello da Urbino , e per memoria di quella illustrissima signora, p
i, che la tengono in quella stima che merita un’opera di Raffaello da Urbino . Studiò questo eccellentissimo pittore nella citt
n panno az[z]urro che vi mancava. E questo avvenne perché Bramante da Urbino , essendo a’ servigi di Giulio II, per un poco di
le non si può meglio lodare che dicendo che è di mano di Raffaello da Urbino : onde que’ conti meritamente l’hanno in somma ven
ovan Francesco Fiorentino detto il Fattore, et un non so chi prete da Urbino suo parente; ordinò poi che delle sue facultà in
2 (1699) Abrégé vie des peintres
r de Caravage, Mathurin, Bartholomaeo d'a Bagna Cavallo, Timothée d’a Urbino , Vincent d’a San Geminiano, Jean d'Udiné, et autr
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