a i pittori il primo luogo. Per che andato a Perugia, non vi trovando
Pietro
, si mise, per più comodamente poterlo aspettare,
oterlo aspettare, a lavorare in San Francesco alcune cose. Ma tornato
Pietro
da Roma, Giovanni, che persona costumata era e ge
e, col più acconcio modo che seppe gli disse il desiderio suo; e così
Pietro
, che era cortese molto et amator de’ belli ingegn
crime della madre che teneramente l’amava, lo menò a Perugia, là dove
Pietro
, veduto la maniera del disegnare di Raffaello e l
’effetti. È cosa notabilissima che, studiando Raffaello la maniera di
Pietro
, la imitò così a punto e in tutte le cose, che i
non si conoscevano dagl’originali del maestro, e fra le cose sue e di
Pietro
non si sapeva certo discernere, come apertamente
n pratica la maniera, crederebbe fermamente che ella fusse di mano di
Pietro
, là dove ell’è senza dubbio di mano di Raffaello.
ell’è senza dubbio di mano di Raffaello. Dopo questa opera, tornando
Pietro
per alcuni suoi bisogni a Firenze, Raffaello, par
nome scritto, nessuno la crederebbe opera di Raffaello, ma sì bene di
Pietro
. In San Francesco ancora della medesima città fec
i Raffaello venire con finezza assotigliando e passando la maniera di
Pietro
. In questa opera è tirato un tempio in prospettiv
di cortesia, gli fece due quadri, che tengono della maniera prima di
Pietro
e dell’altra che poi studiando apprese molto migl
a più maestri; e così stavano come si vedeva, che ve n’era una che da
Pietro
della Francesca vi era una storia finita, e Luca
, e Luca da Cortona aveva condotta a buon termine una facciata, e don
Pietro
della Gatta abbate di San Clemente di Arezzo vi a
ezza di splendore si fanno vivi nel lume suo. Sono in terra prostrati
Pietro
, Iacopo e Giovanni in varie e belle attitudini: c
la, e lasciando, se bene con gran fatica, a poco a poco la maniera di
Pietro
, cercò, quanto seppe e poté il più, d’imitare la
mpo di grandissimo disaiuto e fatica quella maniera che egli prese di
Pietro
quando era giovanetto, la quale prese agevolmente
Raffaello; il quale smorbatosi e levatosi da dosso quella maniera di
Pietro
per apprender quella di Michelagnolo, piena di di
va ritratti di naturale nella ma[II. 85]niera che aveva veduto fare a
Pietro
suo maestro, aiutandogli con quella grazia che av