re, finite con tanto delicata e dolce maniera che fu cagione che papa
Giulio
facesse buttare aùtterra tutte le storie degli al
il Papa che dà le decretali canoniche, et in detto Papa ritrasse papa
Giulio
di naturale, Giovanni cardinale de’ Medici assist
che nome grandissimo aveva acquistato, ritrasse in questo tempo papa
Giulio
in un quadro a olio, tanto vivo e verace che face
acesse in vita sua. Poi, stimolato da’ prieghi d’un cameriere di papa
Giulio
, dipinse la tavola dello altar maggiore di Aracel
a grazia donnesca molto propria e vivace. Finse dall’altra banda papa
Giulio
che ode quella messa, cosa maravigliosissima, dov
nette, il culto divino e l’arca degli Ebrei et il candelabro, e papa
Giulio
che caccia l’avarizia della Chiesa: storia di bel
palafrenieri che vivevano allora, i quali in su la sedia portano papa
Giulio
veramente vivissimo; al quale mentre che alcuni p
uadro di buona grandezza, nel quale ritrasse papa Leone, il cardinale
Giulio
de’ Medici e il cardinale de’ Rossi, nel quale si
ardinale Santa Maria in Portico, cioè Bernardo Divizio da Bibbiena, e
Giulio
de’ Medici cardinale, che fu poi papa Clemente. N
si ritrova in Fiorenza nelle mani di Francesco Benintendi. Dipinse a
Giulio
cardinale de’ Medici e vicecancelliere una tavola
sepoltura e riposo dopo la morte s’elesse; e lasciò ogni suo avere a
Giulio
e Giovan Francesco, faccendo essecutore del testa