orie, è la Nostra Donna annunziata dall’Angelo, quando i Magi adorano
Cristo
, e quando nel tempio è in braccio a Simeone: la q
ntissimo Guidobaldo duca d’Urbino. Fece al medesimo un quadretto d’un
Cristo
che òra nell’orto, e lontani alquanto i tre Apost
dine di Camaldoli, alla cappella della Nostra Donna fece in fresco un
Cristo
in gloria, un Dio Padre con alcuni Angeli a torno
ellissimo, e nella predella dell’altare tre storie di figure piccole:
Cristo
quando fa orazione nell’orto, quando porta la cro
i è detto, il cartone in Fiorenza. È in questa divinissima pittura un
Cristo
morto portato a sotterrare, condotto con tanta fr
a grazia e finita con diligenza. Fece in un’altra parete un cielo con
Cristo
e la Nostra Donna, San Giovanni Batista, gli Apos
e l’arie delle teste più celesti che umane, come si vede in quella di
Cristo
, la quale mostra quella clemenza e quella pietà c
nella qual Nostra Donna è una umiltà e modestia veramente da madre di
Cristo
, et oltre che il Putto con bella attitudine scher
logna medesimamente, in casa il conte Vincenzio Arcolano, dentrovi un
Cristo
a uso di Giove in cielo, e dattorno i quattro Eva
Santa Maria dello Spasmo, de’ frati di Monte Oliveto, una tavola d’un
Cristo
che porta la croce, la quale è tenuta cosa maravi
onducono alla morte al monte Calvario con grandissima rabbia, dove il
Cristo
appassionatissimo nel tormento dello avvicinarsi
nale de’ Medici e vicecancelliere una tavola della Trasfigurazione di
Cristo
per mandare in Francia, la quale egli di sua mano
te lavorando ridusse ad ultima perfezzione. Nella quale storia figurò
Cristo
trasfigurato nel monte Tabor, e appiè di quello g
o aspettano, dove si vede condotto un giovanetto spiritato, acciò che
Cristo
sceso del monte lo liberi; il quale giovanetto, m
più divina, avvengaché, chi vuol conoscere [il] mostrare [in] pittura
Cristo
trasfigurato alla divinità, lo guardi in questa o
le mani si difende dai raggi e dalla immensa luce dello splendore di
Cristo
, il quale, vestito di colore di neve, pare che ap
a virtù sua per mostrare lo sforzo et il valor dell’arte nel volto di
Cristo
, che finitolo, come ultima cosa che a fare avesse
o d’altri la tavola di San Pietro a Montorio della Trasfigurazione di
Cristo
, nella quale sono quelle parti che già s’è detto